TSMC, leader mondiale nella produzione di semiconduttori, ha completato con successo una produzione di prova dei chip a 2nm presso il suo stabilimento di Baoshan, nella Contea di Hsinchu, Taiwan, ottenendo un rendimento del 60%. Questo risultato supera le aspettative iniziali e segna un passo fondamentale verso la produzione di massa, che dovrebbe iniziare nel 2025 nello stabilimento di Kaohsiung, sempre a Taiwan.
Cosa significa un rendimento del 60%?
Il rendimento rappresenta la percentuale di chip funzionanti prodotti su un wafer. Con un 60%, TSMC dimostra che il suo processo N2 è già stabile e promettente, un aspetto cruciale per attrarre clienti di alto profilo come Apple e Nvidia, che saranno tra i primi a utilizzare questa tecnologia.
Un processo rivoluzionario a 2nm
I chip realizzati con il nodo N2 di TSMC offrono significativi miglioramenti in termini di efficienza energetica e potenza di calcolo. Tuttavia, si prevede che il costo di produzione sarà elevato, con un prezzo stimato di 30.000 dollari per wafer, il doppio rispetto ai chip a 4nm e 5nm attualmente in produzione.
Lancio sui dispositivi consumer
Secondo le indiscrezioni, i chip a 2nm faranno il loro debutto sui modelli iPhone 18 Pro di Apple nel 2026, nonostante precedenti rapporti suggerissero un lancio anticipato con l’iPhone 17 Pro. Questo rinvio potrebbe riflettere la necessità di perfezionare ulteriormente il processo e garantire un’adeguata capacità produttiva per soddisfare la domanda globale.
Implicazioni per il settore
Il passaggio ai 2nm rappresenta una pietra miliare per l’industria dei semiconduttori, consolidando TSMC come leader nella miniaturizzazione tecnologica. Tuttavia, i costi elevati potrebbero limitare l’adozione iniziale ai dispositivi premium e alle applicazioni di nicchia, come il machine learning e i server ad alte prestazioni.
Conclusione
Con un rendimento già impressionante per una tecnologia così avanzata, TSMC si posiziona per guidare il futuro della microelettronica. Il nodo N2 non solo migliorerà le prestazioni dei dispositivi, ma definirà nuovi standard per il settore, anche se l’accesso iniziale sarà limitato ai giganti della tecnologia.