Dal
2013 ad oggi sono tantissimi i servizi di musica on demand che sono
sbarcati su PC e smartphone (iOS, Android e Windows Phone). Il
fenomeno Spotify, che in Italia ha iniziato a diffondersi circa 4
anni fa, ha fatto da apripista ad alcune alternative decisamente
valide. Se anche voi avete iniziato a preferire la musica on demand
rispetto ai file acquistati digitalmente e sistemati su PC e device
portatili, questa panoramica fa proprio al caso vostro: analizzeremo,
con prezzi, pregi e difetti delle tre piattaforme migliori che oggi
offrono questo genere di servizi.
2013 ad oggi sono tantissimi i servizi di musica on demand che sono
sbarcati su PC e smartphone (iOS, Android e Windows Phone). Il
fenomeno Spotify, che in Italia ha iniziato a diffondersi circa 4
anni fa, ha fatto da apripista ad alcune alternative decisamente
valide. Se anche voi avete iniziato a preferire la musica on demand
rispetto ai file acquistati digitalmente e sistemati su PC e device
portatili, questa panoramica fa proprio al caso vostro: analizzeremo,
con prezzi, pregi e difetti delle tre piattaforme migliori che oggi
offrono questo genere di servizi.
Spotify
Spotify è sicuramente il servizio di musica on demand più
conosciuto al mondo. Difficilmente non ne avete mai sentito parlare e
difficilmente non lo avete ancora provato. Spotify nasce nel 2008, ma
è solo negli ultimi anni che ha avuto una diffusione pressoché a
livello globale. Ad oggi conta oltre 30 milioni di brani e nonostante
le polemiche sui guadagni degli artisti (decisamente irrisori) rimane
uno dei servizi più utilizzati al mondo.
conosciuto al mondo. Difficilmente non ne avete mai sentito parlare e
difficilmente non lo avete ancora provato. Spotify nasce nel 2008, ma
è solo negli ultimi anni che ha avuto una diffusione pressoché a
livello globale. Ad oggi conta oltre 30 milioni di brani e nonostante
le polemiche sui guadagni degli artisti (decisamente irrisori) rimane
uno dei servizi più utilizzati al mondo.
Se da desktop e browser Spotify è disponibile in tutte le sue
funzionalità (come ad esempio l’ascolto in totale autonomia dei
brani del nostro artista preferito o di un intero album), la versione
mobile è abbastanza limitata, almeno se optiamo per il piano
gratuito. Da smartphone o tablet non sarà possibile scegliere quale
album riprodurre e verrà creata in autonomia una playlist basata sul
genere del brano scelto.
funzionalità (come ad esempio l’ascolto in totale autonomia dei
brani del nostro artista preferito o di un intero album), la versione
mobile è abbastanza limitata, almeno se optiamo per il piano
gratuito. Da smartphone o tablet non sarà possibile scegliere quale
album riprodurre e verrà creata in autonomia una playlist basata sul
genere del brano scelto.
Per quanto riguarda i prezzi, Spotify è sicuramente un servizio
Premium che vale la spesa richiesta. Il piano mensile costa 9,99 Euro
al mese, mentre il Premium for Family (Playlist personalizzate fino a
5 utenti) 14,99 Euro al mese. Se siete studenti potete approfittare
di uno sconto di 12 mesi, pagando ogni 30 giorni 4,99 Euro al mese.
Presente anche un piano di abbonamento annuale, da 119,98 Euro ogni
365 giorni. Potete provare il servizio gratuitamente per 30 giorni.
Premium che vale la spesa richiesta. Il piano mensile costa 9,99 Euro
al mese, mentre il Premium for Family (Playlist personalizzate fino a
5 utenti) 14,99 Euro al mese. Se siete studenti potete approfittare
di uno sconto di 12 mesi, pagando ogni 30 giorni 4,99 Euro al mese.
Presente anche un piano di abbonamento annuale, da 119,98 Euro ogni
365 giorni. Potete provare il servizio gratuitamente per 30 giorni.
Deezer
Deezer è la migliore alternativa a Spotify. Il servizio è
disponibile (esattamente come il suo concorrente) su smartphone,
tablet e PC (via app desktop e browser). A differenza di Spotify,
però, l’app per iOS e Android risulta essere più pesante e va ad
attaccare in maniera significativa RAM e CPU del nostro device
portatile. Il catalogo a disposizione degli ascoltatori è comunque
molto vasto, pur essendo leggermente inferiore a quello di Spotify,
ma Deezer è in grado di soddisfare tutti i gusti musicali.
disponibile (esattamente come il suo concorrente) su smartphone,
tablet e PC (via app desktop e browser). A differenza di Spotify,
però, l’app per iOS e Android risulta essere più pesante e va ad
attaccare in maniera significativa RAM e CPU del nostro device
portatile. Il catalogo a disposizione degli ascoltatori è comunque
molto vasto, pur essendo leggermente inferiore a quello di Spotify,
ma Deezer è in grado di soddisfare tutti i gusti musicali.
Da ambiente PC (desktop e browser), così come da ambiente mobile, le
caratteristiche sono le stesse identiche del principale concorrente.
caratteristiche sono le stesse identiche del principale concorrente.
Dove Deezer però riesce meglio rispetto a Spotify è sul tariffario.
In primis non è possibile sottoscrivere un abbonamento annuale e il
prezzo del mensile è lo stesso (9,99 Euro con prova gratuita di 30
giorni), ma Deezer Family è la vera alternativa: 6 profili premium
rispetto ai 5 di Spotify, allo stesso prezzo del concorrente, ovvero
14,99 Euro.
In primis non è possibile sottoscrivere un abbonamento annuale e il
prezzo del mensile è lo stesso (9,99 Euro con prova gratuita di 30
giorni), ma Deezer Family è la vera alternativa: 6 profili premium
rispetto ai 5 di Spotify, allo stesso prezzo del concorrente, ovvero
14,99 Euro.
Groove Music
Groove è sicuramente una delle novità di spicco del panorama dei
servizi on demand. Il servizio è stato lanciato nel corso del 2012,
con il nome di Xbox Music ma con l’arrivo di Windows 10 e
l’unificazione dell’ecosistema tra i dispositivi della casa di
Redmond è stato appunto rinominato Groove Music.
servizi on demand. Il servizio è stato lanciato nel corso del 2012,
con il nome di Xbox Music ma con l’arrivo di Windows 10 e
l’unificazione dell’ecosistema tra i dispositivi della casa di
Redmond è stato appunto rinominato Groove Music.
L’applicazione di Microsoft riesce a superare Spotify e Deezer per
un vantaggio non da poco: è in grado infatti di riprodurre tutti gli
album e i brani che l’utente carica su OneDrive, il servizio cloud
di Microsoft lanciato tra il 2012 e il 2013.
un vantaggio non da poco: è in grado infatti di riprodurre tutti gli
album e i brani che l’utente carica su OneDrive, il servizio cloud
di Microsoft lanciato tra il 2012 e il 2013.
Groove Music però fa parte dei servizi di musica on demand grazie al
Music Pass. Il pass, dal costo di 9,99 Euro al mese, permette di
ascoltare senza limiti i 38 milioni di brani del catalogo, le
stazioni radio e scaricare sui propri dispositivi album e canzoni.
Completa il quadro la reperibilità di Groove Music, presente su
Windows 10 (già nativamente incluso nel sistema operativo), Windows
Phone (qualsiasi versione dalla 8 in avanti), iOS e Android. Niente
male, vero?
Music Pass. Il pass, dal costo di 9,99 Euro al mese, permette di
ascoltare senza limiti i 38 milioni di brani del catalogo, le
stazioni radio e scaricare sui propri dispositivi album e canzoni.
Completa il quadro la reperibilità di Groove Music, presente su
Windows 10 (già nativamente incluso nel sistema operativo), Windows
Phone (qualsiasi versione dalla 8 in avanti), iOS e Android. Niente
male, vero?