Qualcomm si trova in una situazione critica riguardo alla sua licenza architettonica con ARM, con un recente rapporto di Bloomberg che indica che ARM ha inviato a Qualcomm un avviso di 60 giorni per la cessazione della licenza di progettazione dei chip. Questa notizia rappresenta un potenziale colpo duro ai piani di sviluppo dei chipset di Qualcomm per smartphone, laptop e l’industria automobilistica.
La situazione attuale affonda le radici in una disputa legale avviata nel 2022, quando ARM ha intentato una causa contro Qualcomm per violazione di contratto e violazione di marchio. Il motivo della controversia risiede nello sviluppo dei core personalizzati Phoenix da parte di Qualcomm, effettuato senza il consenso di ARM. Questo ha portato a un deterioramento delle relazioni tra le due aziende, che storicamente hanno collaborato in modo profondo.
Qualcomm è uno dei più grandi clienti di ARM, e la cancellazione del contratto potrebbe rivelarsi dannosa per entrambe le parti. Sebbene i nuovi processori di Qualcomm, come Oryon, non utilizzino più i core ARM, continuano a fare affidamento sul set di istruzioni di ARM, essenziale per garantire che hardware e software possano comunicare efficacemente.
In un contesto simile, l’attenzione si sposta su come Qualcomm risponderà a questa mossa. La società potrebbe cercare di raggiungere un accordo con ARM prima che la disputa legale arrivi a un tribunale federale degli Stati Uniti nel Delaware, previsto per dicembre. Ci sono speculazioni che indicano la possibilità di un accordo extragiudiziale, il che potrebbe evitare un’ulteriore escalation del conflitto.
Nel frattempo, Qualcomm continua a promuovere i suoi prodotti, come dimostrato da un recente video promozionale in cui appare il OnePlus 13, suggerendo che l’azienda sta cercando di mantenere la sua posizione sul mercato mentre affronta queste sfide legali. La situazione resta tesa, e gli sviluppi nei prossimi giorni saranno cruciali per il futuro di Qualcomm e delle sue collaborazioni con ARM.