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Profonda Intrusione Cibernetica: Hacker Cinesi Accedono alle Reti di Difesa Giapponesi

Hacker cinesi

A fine dello scorso anno, l’Asia secondo Nikkei riportò che il Giappone aveva in programma di aumentare di migliaia il personale della sua unità di difesa cibernetica militare. Ora, potremmo capire il motivo: secondo un rapporto del Washington Post, hacker provenienti dalla Cina avevano ottenuto un “accesso profondo e persistente” alle reti di difesa giapponesi. Quando si dice che la National Security Agency (NSA) ha scoperto per la prima volta la violazione alla fine del 2020, il capo della NSA e comandante del Cyber Command degli Stati Uniti, il generale Paul Nakasone, volò in Giappone insieme al vice consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Matthew Pottinger, per segnalare l’attacco alle autorità.

Nonostante i briefing che hanno raggiunto persino il primo ministro del Giappone, il Washington Post riferisce che l’hacking proveniente dalla Cina è rimasto un problema per diversi mesi, persistendo fino alla fine dell’amministrazione Trump e ben oltre l’inizio del 2021.

Inizialmente, il Cyber Command degli Stati Uniti aveva offerto assistenza al Giappone per ripulire i suoi sistemi dal malware, ma, secondo quanto riferito, tale offerta fu respinta perché il paese non era a suo agio nell’autorizzare un’altra nazione ad accedere ai propri sistemi militari. Invece, il Giappone decise di affidarsi a aziende nazionali di sicurezza commerciali per individuare le vulnerabilità, utilizzando gli Stati Uniti solo per ottenere orientamenti su ciò che tali aziende avevano scoperto. Alla fine, il Giappone optò per un approccio più attivo alla sicurezza nazionale, che si dice includere la creazione di un nuovo comando cibernetico per monitorare le reti ininterrottamente e l’impiego di fino a 4.000 esperti di cybersecurity.

Questa profonda intrusione nelle reti di difesa giapponesi sottolinea l’evoluzione della minaccia cibernetica e l’importanza crescente della sicurezza informatica nelle operazioni militari e governative. La natura persistente dell’accesso non autorizzato mette in luce le sfide sempre più complesse che gli stati devono affrontare per proteggere le proprie infrastrutture digitali.

Questo episodio ha spinto il Giappone a rafforzare ulteriormente la propria posizione nel campo della cybersecurity, dimostrando la necessità di adeguarsi e adottare misure di sicurezza proattive per contrastare le minacce cibernetiche sempre più avanzate. In un’epoca in cui la tecnologia digitale gioca un ruolo centrale nella sicurezza nazionale, l’episodio delle reti di difesa giapponesi compromesse rappresenta un avvertimento globale sulla necessità di investire nella protezione delle risorse digitali critiche.

Vittorio Montana
Vittorio Montana
Sono un appassionato di videogiochi e mi piace giocare su diverse console, tra cui Nintendo Switch e PlayStation 5. Fin dall'infanzia, ho mostrato un forte interesse per i videogiochi. Mi piace passare il tempo immerso in mondi virtuali, esplorando ambienti fantastici e sfidando boss epici. Ho giocato a molti titoli famosi e ho sviluppato una conoscenza approfondita del mondo dei videogiochi.
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