Nel corso di una discussione su Reddit, i ricercatori, ingegneri e dirigenti di OpenAI, inclusi il CEO Sam Altman, hanno risposto a numerose domande, mettendo in evidenza sfide e obiettivi futuri per l’azienda. Nonostante il successo di ChatGPT e degli altri progetti, OpenAI si trova in una posizione delicata. L’azienda è alle prese con la percezione di perdere terreno nella corsa all’AI a favore di compagnie cinesi come DeepSeek, accusate da OpenAI di aver rubato la proprietà intellettuale dell’azienda. Questo scenario sta spingendo OpenAI a rafforzare la sua relazione con Washington e a lavorare su un ambizioso progetto di data center.
Altman ha ammesso che DeepSeek ha ridotto il vantaggio competitivo di OpenAI nel campo dell’AI, e ha sottolineato che l’azienda è stata “sul lato sbagliato della storia” riguardo l’open source delle proprie tecnologie. Sebbene OpenAI abbia rilasciato modelli open source in passato, ha preferito, in generale, un approccio di sviluppo proprietario e chiuso. Tuttavia, Altman ha dichiarato che la compagnia sta riconsiderando la sua strategia e che, in futuro, OpenAI produrrà modelli migliori, ma con un vantaggio competitivo minore rispetto agli anni passati.
Un altro aspetto cruciale emerso dalla discussione riguarda la strategia open source di OpenAI. Kevin Weil, il Chief Product Officer di OpenAI, ha affermato che l’azienda sta considerando di rilasciare modelli più vecchi che non sono più all’avanguardia, ma non ha fornito dettagli ulteriori. Inoltre, Altman ha accennato a un cambiamento nella filosofia di rilascio dei modelli, in particolare a causa delle mosse di DeepSeek che hanno spinto OpenAI a rivelare di più sul processo di ragionamento dei suoi modelli.
Attualmente, i modelli OpenAI celano il loro processo di ragionamento per evitare che i concorrenti utilizzino i dati di addestramento per creare modelli propri. Tuttavia, DeepSeek ha adottato una strategia opposta, mostrando l’intero flusso di pensiero del suo modello di ragionamento R1. OpenAI, a sua volta, sta esplorando modalità per “mostrare molto di più rispetto a quanto faccia oggi”, come ha spiegato Weil, sebbene ci siano preoccupazioni legate alla concorrenza.
Un’altra questione affrontata è quella dei costi. Altman ha cercato di dissipare le voci secondo cui i prezzi di ChatGPT potrebbero aumentare. Nonostante il piano ChatGPT Pro costi 200 euro al mese e OpenAI stia perdendo denaro con questo abbonamento, Altman ha affermato che l’obiettivo dell’azienda sarebbe quello di rendere ChatGPT più economico nel tempo, se possibile.
Inoltre, Altman ha parlato della necessità di maggiore potenza di calcolo per migliorare le prestazioni dei modelli, citando il progetto Stargate di OpenAI, un enorme data center pensato per rispondere alla crescente domanda di potenza computazionale. Questi sviluppi sono necessari per soddisfare una base di utenti in continua espansione.
Sui temi legati alla miglioramento ricorsivo dei modelli, Altman ha dichiarato che un “rapido decollo” dell’intelligenza artificiale, un concetto che prevede che l’AI migliori autonomamente senza l’intervento umano, è ora più plausibile di quanto non fosse in passato. Tuttavia, va notato che Altman ha una storia di promesse non sempre mantenute, come nel caso della AGI (intelligenza artificiale generale).
Durante la discussione, non sono mancate domande sulla possibile applicazione dei modelli OpenAI per sviluppare armi distruttive, in particolare armi nucleari. OpenAI ha recentemente annunciato una partnership con il governo degli Stati Uniti, permettendo ai suoi modelli di essere utilizzati nei laboratori nazionali americani per la ricerca sulla difesa nucleare. Weil ha ribadito la sua fiducia nel governo, affermando che i ricercatori che lavorano in questo campo sono esperti di AI e comprendono i limiti dei modelli.
Infine, sono state fatte domande più tecniche riguardo il prossimo modello di ragionamento di OpenAI, o3, che sarà rilasciato tra qualche mese, e sul futuro di GPT-5, il prossimo modello principale dell’azienda. Altman ha evitato di dare una data precisa per il rilascio di GPT-5, mentre DALL-E 3, il modello di generazione di immagini, è ormai superato rispetto alle nuove tecnologie di generazione di immagini, sebbene non ci siano ancora informazioni precise su un successore.
In sintesi, OpenAI sta attraversando un periodo di riflessione sul proprio approccio all’open source e alla competizione, cercando di bilanciare l’innovazione con le sfide economiche e geopolitiche.