venerdì, Novembre 22, 2024
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Ecco perchè non serve deframmentare un SSD

I computer più vecchi avevano l’abitudine di dividere i file e diffondere le parti in tutto il vostro hard-disk, ma quelli moderni non lo fanno più. Non si avvicina nemmeno. Detto questo, una deframmentazione ogni 2-3 settimane è capace di mantenere le massime prestazioni su un disco rigido molto utilizzato.
Tuttavia, le unità a stato solido(SSD), che utilizzano la memoria flash sono un’altra storia:alcuni test hanno mostrato nessun beneficio fancendo la  deframmentazione su un SSD.

Nota bene : la deframmentazione può ridurre la durata della vita dell’ SSD , poichè  crea dei processi di scrittura inutili.

L’avvento del comando TRIM inoltre, (cancella celle precedentemente scritte e non più utilizzate ), ha risolto il problema.Windows 7 e Windows 8 supportano il comando TRIM.

Lasciare la deframmentazione all’hard-disk , non all’SD
Molti programmi di defrag promettono miglioramenti anche su SSD,cosa assolutamente non vera.L’aumento di prestazioni è così irrisorio (sotto l’1%) , non vale la pena quindi sprecare ulteriori scritture sull’SSD.Vi ricordo che ha un ciclo limitato di scrittura , dopodichè è defunto.(inoltre vi consiglio di non archiviare dati importanti su quest’ultimo perchè in caso di problemi,i file sono irrecuperabili)

Inoltre vi consiglio : 
Stefano Izzo
Stefano Izzohttps://www.guide-informatica.com
Autore e fondatore di Guide Informatica, uno tra i portali più popolari dedicati alla tecnologia a 360°. Sono appassionato di qualsiasi dispositivo elettrico/elettronico, ma con una buona dose di passione anche per i motori. In passato ho creato e curato uno dei siti più popolari al Mondo su GTA!!
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