Nel 2025, le power station portatili sono diventate uno strumento indispensabile per garantire alimentazione ovunque ci si trovi, sia durante un campeggio che in situazioni di emergenza domestica. Con tecnologie avanzate e capacità sempre maggiori, queste soluzioni sono capaci di alimentare dispositivi a basso consumo, come smartphone e laptop, fino ad arrivare a elettrodomestici pesanti e apparecchiature mediche essenziali. In questa guida, esploreremo le migliori power station dell’anno, analizzando caratteristiche, vantaggi e limitazioni per aiutarti a scegliere quella che più risponde alle tue esigenze, siano esse di mobilità, di potenza o di autonomia.
Bluetti EB3A
Ho testato la Bluetti EB3A per diversi mesi e devo dire che è una soluzione interessante per chi cerca una stazione di alimentazione portatile di piccole dimensioni per il backup casalingo. Nonostante la sua capacità modesta di 268,8 Wh, è in grado di alimentare dispositivi essenziali durante un’interruzione di corrente. Con batterie LiFePO4, offre maggiore sicurezza e durata rispetto alle batterie agli ioni di litio tradizionali, con oltre 2.500 cicli di ricarica al 80% della capacità originale. Questo aspetto è fondamentale, poiché rende il dispositivo più longevo rispetto a molti altri modelli sul mercato.
Il design è compatto, con una maniglia pieghevole che lo rende facile da trasportare, anche se ho notato che la maniglia stessa sembra un po’ fragile. Il peso di circa 4,6 kg (10,14 libbre) lo rende sufficientemente leggero da poterlo spostare senza problemi, e le dimensioni ridotte lo rendono adatto a spazi ristretti, ideale sia per la casa che per il campeggio.
Una delle caratteristiche che mi ha colpito di più è la varietà di uscite, incluse due prese AC, porte USB-A e USB-C, una presa per accendisigari da 12V e persino un pad di ricarica wireless Qi. Questo lo rende versatile e capace di alimentare diversi dispositivi, dai piccoli elettrodomestici come mini-frigoriferi ai dispositivi mobili. Durante i miei test, ho ricaricato completamente la batteria in circa due ore, e il sistema di gestione della batteria (BMS) ha mantenuto le temperature sotto controllo con un rumore della ventola accettabile (mai oltre i 48 dB).
Ho provato anche a collegare un televisore 4K da 65 pollici con un Apple TV, ottenendo circa 2,5 ore di utilizzo continuo, un risultato discreto considerando la dimensione del TV. Tuttavia, ho riscontrato un problema con la precisione del calcolo della carica residua: a volte la stazione mostrava una percentuale di batteria rimanente errata, arrivando a spegnersi improvvisamente quando segnalava ancora il 15% di carica. Questo rende difficile fidarsi completamente delle stime di utilizzo.
Un altro vantaggio importante è che supporta la ricarica tramite pannelli solari, e con il pannello Bluetti PV200, la ricarica completa può avvenire in circa due ore. Questo è un punto a favore se si vuole optare per un’alimentazione più sostenibile.
In conclusione, il Bluetti EB3A è una stazione di alimentazione portatile accessibile (con un prezzo di 299 euro), ben progettata per chi ha bisogno di una soluzione per emergenze o interruzioni di corrente. Non è priva di difetti, come l’imprecisione delle stime di carica, ma i suoi numerosi output, la portabilità e la durata della batteria lo rendono una scelta solida per chi cerca un sistema di backup energetico senza spendere una fortuna.
Bluetti AC180
La Bluetti AC180 è una stazione di alimentazione portatile che si distingue per la sua notevole efficienza AC e una capacità effettiva di circa 1.000 wattora, un aspetto che la rende più vicina alle aspettative rispetto a molti altri prodotti del settore che tendono a sovrastimare la capacità reale. Nonostante il marketing non sia del tutto trasparente sulla capacità effettiva, la Bluetti AC180 si avvicina a ciò che promette, grazie ai suoi 1.152 wattora complessivi.
Le sue quattro prese NEMA da 20 ampere sono ben distanziate per accogliere anche i caricabatterie più ingombranti, ma è da notare che la capacità totale dell’unità rimane di 1.800 watt con un picco di 2.700 watt in casi di sovratensione, un valore inferiore rispetto a concorrenti come la Jackery Explorer 1500 Pro e la Yeti 1500X. Questo significa che non tutte le apparecchiature ad alto consumo energetico saranno supportate al meglio, soprattutto sotto picchi elevati.
Sul fronte delle porte USB, la Bluetti AC180 dispone di quattro porte USB-A da 15 watt (senza supporto per QuickCharge) e una porta USB-C da 100 watt. La presenza di un coil di ricarica wireless da 15 watt per dispositivi come il Samsung S23 Ultra è un dettaglio interessante, ma sarebbe stato preferibile avere una porta USB-C aggiuntiva per una maggiore flessibilità.
Un altro aspetto interessante è la chimica della batteria: Bluetti utilizza celle LFP (litio-ferro-fosfato) che, pur avendo una densità energetica inferiore rispetto alle celle NMC, garantiscono una durata di oltre 3.500 cicli di carica prima di scendere all’80% della capacità originale, ben al di sopra di molti concorrenti. Questo aspetto è particolarmente vantaggioso se la stazione viene utilizzata spesso, come in situazioni off-grid.
Durante i test, la Bluetti AC180 ha dimostrato un’efficienza AC dell’84% sotto un carico di 800 watt, un valore superiore rispetto a molti modelli concorrenti. Tuttavia, la sua efficienza cala al 71% durante l’uso di dispositivi DC, posizionandola tra le peggiori della sua categoria in questo contesto.
Un altro aspetto positivo riguarda la silenziosità: pur non essendo completamente silenziosa, la Bluetti AC180 risulta relativamente discreta con i suoi 40 dBA sotto un carico leggero di 200 watt, e raggiunge i 45 dBA sotto un carico più pesante di 1.500 watt. Questo la rende una buona scelta anche per l’utilizzo con dispositivi medici come le macchine CPAP, a patto di non superare una certa soglia di potenza.
Un difetto evidente della Bluetti AC180 è il peso: con i suoi 16 kg, risulta piuttosto ingombrante rispetto ad altre stazioni portatili della stessa categoria. Tuttavia, il rapporto qualità-prezzo rimane competitivo, con un costo di lancio di 799 euro che la rende molto conveniente rispetto a modelli come l’EcoFlow Delta 2 o la GoalZero Yeti 1500X.
In conclusione, la Bluetti AC180 è una stazione di alimentazione ben progettata e ricca di funzionalità, con una durata della batteria eccellente e una buona efficienza AC. Se il peso e le prestazioni DC non rappresentano un problema, è una scelta valida per chi cerca una soluzione affidabile e duratura.
Bluetti AC200P
Dopo 11 mesi di utilizzo del Bluetti AC200P, posso dire che si tratta di uno dei migliori generatori solari da 2000 watt sul mercato. L’ho testato durante diversi viaggi in natura e mi ha supportato in modo efficace, alimentando tutti i miei dispositivi essenziali come frigoriferi portatili, macchine da caffè, microonde, telefoni, laptop e persino un piccolo condizionatore. Con una potenza nominale di 2000 watt e un picco di 4800 watt, è più potente del mio generatore a inverter Champion da 2000 watt.
Grazie alla batteria con tecnologia LifePO4, l’AC200P offre una durata superiore rispetto ad altri modelli simili e il suo display touchscreen rende molto semplice monitorare in tempo reale i dati relativi all’input e output energetico, oltre che la temperatura e lo stato di carica. Il design è robusto, con dimensioni compatte (42 x 28 x 39 cm) e maniglie integrate, sebbene il peso di 27,5 kg lo renda piuttosto pesante da trasportare.
Tra le varie modalità di ricarica, la mia preferita è quella tramite pannelli solari. L’AC200P può gestire fino a 700W di input solare, ma con il mio set up da 600W impiega circa 4 ore per una ricarica completa. In alternativa, può essere ricaricato tramite generatore o presa di corrente, ma la ricarica tramite auto è la più lenta, richiedendo circa 8,5-9 ore.
Uno dei punti di forza del Bluetti AC200P è la presenza di 17 porte AC e DC, che lo rendono estremamente versatile. Durante l’uso ho potuto alimentare contemporaneamente più dispositivi senza sovraccaricare il sistema, il che è stato molto utile soprattutto nei campeggi più lunghi. Inoltre, le due piattaforme di ricarica wireless da 15W sono ideali per ricaricare telefoni senza bisogno di cavi aggiuntivi.
Tuttavia, uno dei difetti che ho riscontrato è il sistema di gestione della batteria (BMS), che consuma una notevole quantità di energia anche quando l’unità è in standby. Questo può ridurre drasticamente l’autonomia complessiva se lasciato acceso senza motivo.
Dopo quasi un anno di utilizzo, l’AC200P ha superato i miei test di carico, riuscendo a sostenere 2002 watt senza attivare l’allarme di sovraccarico. È riuscito ad alimentare una vasta gamma di elettrodomestici, da piccoli frigoriferi portatili a grandi elettrodomestici come microonde e condizionatori.
In conclusione, il Bluetti AC200P è perfetto per chi cerca una soluzione energetica affidabile per campeggi prolungati o per l’uso in situazioni di emergenza. Anche se il prezzo è elevato e il BMS potrebbe essere più efficiente, la versatilità, la robustezza e le capacità di ricarica solare lo rendono un ottimo investimento per chi ha bisogno di energia in movimento.
EcoFlow DELTA 2 Max
La EcoFlow Delta 2 Max è una centrale elettrica portatile che si distingue per la sua incredibile capacità di 2048Wh e la potenza massima di 3100W, pur mantenendo un peso di 23kg, che la rende un po’ meno comoda da trasportare rispetto ad altri modelli. Tuttavia, è progettata per coloro che necessitano della massima flessibilità energetica, con molteplici opzioni di ricarica e un’uscita potente, rappresentando una soluzione ideale per situazioni di emergenza, campeggio e backup energetico domestico.
Il design della Delta 2 Max è robusto, con maniglie integrate su entrambi i lati per facilitare il trasporto, anche se il peso potrebbe renderla scomoda da spostare frequentemente. È realizzata con una struttura resistente, perfetta per affrontare utilizzi all’aperto o in ambienti più difficili. L’aspetto più interessante di questo modello è la presenza di quattro prese AC da 2400W, un’uscita che può essere incrementata fino a 3100W con la modalità X-Boost, che permette di alimentare contemporaneamente dispositivi ad alto consumo come un’unità AC e un bollitore.
Dal punto di vista della connettività, offre una varietà di opzioni, inclusi due porte USB-C da 100W, quattro porte USB-A, e uscite DC e per auto, tutte con interruttori dedicati per evitare sprechi di energia. Questo livello di attenzione ai dettagli, come la disposizione intelligente delle prese per adattatori di grandi dimensioni, migliora notevolmente l’usabilità.
Per quanto riguarda la ricarica, la Delta 2 Max si distingue per la rapidità. Utilizzando solo la corrente elettrica, raggiunge l’80% della carica in 53 minuti e una carica completa in poco più di un’ora. La possibilità di combinare la ricarica solare e da rete elettrica aumenta ulteriormente la versatilità, consentendo una ricarica fino a 1800W da AC e 600W da pannelli solari. In condizioni ottimali, la ricarica solare da 1000W richiede circa 138 minuti, rendendo la Delta 2 Max perfetta per chi desidera un sistema di backup energetico veloce e affidabile.
Un aspetto particolarmente utile è l’app EcoFlow, che consente di gestire in modo dettagliato le impostazioni energetiche della Delta 2 Max, inclusa la priorità di ingresso solare o la regolazione della velocità di carica. Questo livello di controllo rende il dispositivo ancora più efficiente, offrendo all’utente una panoramica completa delle operazioni attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva.
Dal punto di vista delle prestazioni, le batterie LiFePO4 sono progettate per durare nel tempo, mantenendo l’80% della capacità dopo 3.000 cicli di carica e scarica. Ciò significa che la Delta 2 Max è costruita per una lunga durata, capace di gestire oltre 5.500kWh di energia durante la sua vita utile. Nonostante la potenza, il dispositivo rimane sorprendentemente silenzioso, con una rumorosità massima inferiore a 30dB, rendendolo discreto in casa o in campeggio.
Nel complesso, la EcoFlow Delta 2 Max è una scelta eccellente per chi cerca un sistema di alimentazione portatile con ampia flessibilità e potenza. Sebbene il peso possa essere un limite per alcuni, le opzioni di ricarica veloci e la vasta gamma di porte la rendono un’opzione competitiva, superando molti rivali in termini di versatilità e capacità di carica.
Anker PowerHouse 767
L’Anker PowerHouse 767 è una stazione di alimentazione portatile impressionante, ideale per chi cerca affidabilità durante avventure off-grid come il campeggio in auto, la vita in furgone o anche per affrontare interruzioni di corrente domestiche. Grazie alle batterie EV-Class LiFePO4, la durata di vita prevista è di 10 anni, e con oltre 3000 cicli di ricarica garantiti, questo modello è pensato per durare nel tempo. È possibile espandere la capacità a 4096Wh acquistando una batteria aggiuntiva, perfetta per prolungare l’indipendenza dalla rete elettrica.
Un aspetto pratico è la luce LED integrata, che offre tre livelli di luminosità e la modalità SOS, ideale per l’uso serale in campeggio. Nonostante questo, la luce consuma solo 5Wh quando impostata al massimo.
Per quanto riguarda la ricarica, l’Anker PowerHouse 767 sfrutta la tecnologia HyperFlash™, che permette di ricaricare l’unità fino all’80% in un’ora e al 100% in circa 1,4 ore. La ricarica rapida, tuttavia, genera un certo rumore dovuto alle ventole di raffreddamento, ma questo è normale per evitare il surriscaldamento della batteria e preservarne la durata.
In termini di portabilità, il peso di 30 kg si fa sentire, ma la presenza di ruote robuste e di una maniglia a scomparsa stile trolley facilita molto il trasporto. Ho trovato facile spostare l’unità su terreni accidentati, anche se sollevarla da solo, ad esempio per metterla nel bagagliaio, è stato più difficile.
L’app per smartphone è un altro punto di forza, permettendo di monitorare il livello di carica, il tempo rimanente e persino personalizzare l’uso energetico. Un vantaggio è che non serve una connessione Wi-Fi per usare l’app durante le avventure off-grid, il che rende tutto molto pratico.
Tra i punti positivi ci sono la grande capacità e l’autonomia della batteria, che può alimentare dispositivi come frigoriferi, TV, mini riscaldatori e ovviamente caricare laptop e smartphone. Tuttavia, non si può alimentare tutto contemporaneamente per giorni senza ricaricare.
Alcuni difetti che ho riscontrato sono il peso notevole e il rumore durante la ricarica, ma entrambi sono problemi facilmente gestibili se consideriamo le prestazioni offerte.
In conclusione, l’Anker PowerHouse 767 è un investimento importante, ma offre una soluzione energetica affidabile per chi desidera comfort durante le avventure off-grid o come riserva d’emergenza per la casa.
OSCAL PowerMax 6000
Il PowerMax 6000 di OSCAL è una soluzione avanzata per il backup energetico domestico che si distingue per la sua straordinaria capacità di 57,6 kWh e una potenza di 6000W, rendendolo adatto per alimentare una vasta gamma di dispositivi ad alto consumo, come frigoriferi e unità di condizionamento. Uno degli aspetti più innovativi del PowerMax 6000 è la possibilità di collegare fino a 15 batterie, espandendo la capacità di utilizzo fino a 30 giorni di backup energetico continuo. Questo lo rende ideale non solo per emergenze domestiche, ma anche per attività all’aperto o applicazioni industriali.
Il PowerMax 6000 offre una versatilità impressionante grazie alla sua uscita AC a doppio voltaggio (120V/240V) che permette di alimentare praticamente qualsiasi dispositivo. Inoltre, la sua capacità di ricarica rapida, che raggiunge l’80% in soli 69 minuti, lo rende estremamente conveniente per chi ha bisogno di un backup veloce. Un ulteriore vantaggio è la durata delle sue batterie EV-grade LiFePo4, che garantiscono una vita utile fino a 25 anni, molto più a lungo rispetto alle batterie tradizionali.
Per quanto riguarda la sicurezza, il dispositivo è dotato di un sistema UPS ultra-rapido che garantisce il passaggio al backup in soli 5-8ms, evitando interruzioni di corrente che potrebbero compromettere il funzionamento di dispositivi essenziali come le macchine CPAP. Inoltre, il controllo è facilitato da un’app smart che consente di gestire il dispositivo da remoto.
Un aspetto che lo distingue dalla concorrenza è la sua costruzione robusta, progettata per resistere a condizioni ambientali difficili. La struttura in ABS+PC lo protegge da cadute fino a 0,8 metri, oltre a essere resistente a polvere, schizzi d’acqua e raggi UV. Questo lo rende perfetto per ambienti estremi, come cantieri o zone naturali remote. Il design, con maniglie facili da tirare e ruote scorrevoli, facilita il trasporto, rendendolo adatto anche per utenti anziani.
Il PowerMax 6000 è una soluzione ecologica, poiché può essere ricaricato attraverso diverse fonti energetiche, incluse stazioni di ricarica per veicoli elettrici, generatori a gas e pannelli solari. Utilizzando i pannelli solari PM100/PM200/PM400 di Blackview, che offrono un’eccezionale efficienza di conversione, è possibile ricaricarlo in modo rapido e senza costi, un’ottima opzione per risparmiare sulle bollette energetiche.
In sintesi, il PowerMax 6000 di OSCAL combina potenza, durata e versatilità in un’unica soluzione di backup energetico, adatta a qualsiasi situazione, dalle emergenze domestiche agli utilizzi industriali e outdoor. La sua struttura resistente e le opzioni di ricarica ecologica lo rendono una scelta eccellente per chi cerca un dispositivo di alta qualità e lunga durata.
Conclusione
Scegliere la power station giusta può fare la differenza in situazioni di blackout, viaggi all’aperto o lavoro sul campo. Nel 2024, l’offerta è ricca e diversificata, con modelli sempre più potenti e versatili, adatti a vari scenari e necessità. Speriamo che questa guida ti abbia fornito informazioni chiare e utili per orientarti tra le migliori opzioni dell’anno. Qualunque sia la tua scelta, una power station può garantirti tranquillità e indipendenza energetica ovunque ti trovi.