Le grandi aziende tech stanno affrontando una nuova sfida che emerge dalla rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa. Con il lancio di ChatGPT, il nuovo chatbot di OpenAI, basato su un avanzato machine learning, il panorama degli assistenti virtuali sta subendo una svolta significativa. Ciò ha spinto anche giganti come Apple a riconsiderare il proprio approccio a Siri, il loro assistente vocale di lunga data.
Secondo quanto riportato dal New York Times, Cupertino sarebbe attualmente impegnata a raffinare Siri per renderlo più simile a ChatGPT, in modo da rimanere competitiva in un mercato sempre più dominato da assistenti vocali intelligenti. Tuttavia, l’impresa sembra essere più complessa del previsto. Gli ingegneri di Apple si trovano di fronte a sfide significative legate al codice sorgente di Siri, che risulta essere inefficiente e rigido nell’aggiornamento delle funzionalità.
Le segnalazioni indicano che anche aggiornamenti relativamente semplici richiedono tempi considerevoli, con settimane per modifiche di base e addirittura un anno intero per aggiornamenti più complessi. Questo rallentamento mette in evidenza un divario crescente tra Siri e le controparti più avanzate come ChatGPT e altri assistenti virtuali come Alexa di Amazon.
Nel frattempo, OpenAI sta facendo passi da gigante nel campo dell’intelligenza artificiale generativa. Il recente rilascio di GPT-4 ha ulteriormente spinto i limiti della sua AI, rendendo la sua tecnologia ancora più avanzata e competitiva sul mercato.
Dinanzi a questa rapida evoluzione, è emersa l’ipotesi che Apple potrebbe optare per un’alternativa più radicale: invece di tentare di migliorare Siri, potrebbe introdurre un nuovo servizio parallelo basato su tecnologie più avanzate. Questa strategia potrebbe consentire all’azienda di ridurre i tempi di sviluppo e di restare al passo con la concorrenza, senza dover affrontare le sfide tecniche associate alla ristrutturazione completa di Siri.
In definitiva, il panorama degli assistenti virtuali sta attraversando una fase di rapida trasformazione, alimentata dall’avanzamento dell’intelligenza artificiale generativa. Le aziende tech devono adattarsi velocemente per restare competitive in un mercato sempre più sofisticato e esigente.