Molti media stanno usando l’intelligenza artificiale per scrivere articoli, anche se non in modo così aggressivo come altri. Il direttore editoriale di VentureBeat, Michale Nuñez, ha rivelato a Bloomberg che la sua pubblicazione sta usando Bing Chat di Microsoft per aiutare a editare e scrivere storie. I reporter sono incoraggiati a inserire “frasi e frammenti” scritti dall’AI negli articoli, purché siano accurati e verificabili in modo indipendente.
La tecnologia basata su OpenAI è paragonabile ad avere “un’altra persona nel team”, ha detto Nuñez. In teoria, riassume i contenuti in pochi secondi anziché ore. VentureBeat non divulga l’uso di contenuti generati dall’AI a condizione che siano limitati e autentici, ma non ha neanche l’intenzione di creare interi articoli utilizzando la tecnologia.
A gennaio è emerso che CNET stava utilizzando l’AI per produrre interi articoli di spiegazione finanziaria dal novembre precedente. Anche se è stato descritto come un test, oltre la metà degli articoli richiedeva almeno piccole correzioni. Alcuni articoli copiavano in modo effettivo le fonti di informazione. Inoltre, non era chiaro che gli algoritmi avessero prodotto i pezzi.
L’AI generativa come Bing Chat, ChatGPT e Google Bard sta diventando sempre più popolare come strumento creativo, per i risultati di ricerca e persino per l’intrattenimento. Tuttavia, ci sono preoccupazioni etiche che includono il plagio, l’accuratezza di base e il tradimento. Sorgono anche domande sulla fiducia: dovrebbero i creatori divulgare l’uso dell’AI, anche se è minimo e non rilevabile? Sebbene non si preveda che l’industria delle notizie sostituirà completamente gli scrittori umani, c’è la preoccupazione che l’AI possa essere utilizzata per ridurre la necessità di persone reali.