Un uomo del Regno Unito, Hugh Nelson, è stato condannato a 18 anni di carcere per aver creato materiale di abuso sessuale infantile (CSAM) utilizzando l’intelligenza artificiale. Questo caso, riportato da The Guardian, è il primo del suo genere nel Regno Unito e ha suscitato grande attenzione per le implicazioni etiche e legali dell’uso dell’AI nella creazione di contenuti dannosi.
La creazione delle immagini
Nelson, di 27 anni, ha manipolato fotografie di bambini reali attraverso un software di modellazione chiamato Daz 3D, dotato di strumenti di intelligenza artificiale. Secondo la polizia di Greater Manchester, ha venduto queste immagini online, guadagnando circa 6.500 euro. In alcuni casi, è stato anche commissionato per creare specifiche opere di CSAM a partire da fotografie di bambini.
La cattura
La sua cattura è avvenuta quando ha tentato di vendere le immagini a un agente sotto copertura in una chatroom. Durante una conversazione, ha esagerato sulla brutalità delle sue creazioni, affermando di aver realizzato opere che includevano “percosse, soffocamenti, impiccagioni, annegamenti, decapitazioni” e altro ancora.
Il processo e la sentenza
Durante il processo, il giudice ha definito le immagini “angoscianti e raccapriccianti,” sottolineando la “profondità della depravazione” mostrata nel lavoro di Nelson. Ha anche notato che era “impossibile sapere” se bambini fossero stati realmente abusati a causa delle immagini create. Durante le ricerche effettuate sui suoi dispositivi, la polizia ha trovato messaggi in cui incoraggiava altre persone a commettere abusi su minori di 13 anni.
Il fenomeno globale
Questo caso non è isolato, poiché anche negli Stati Uniti sono emersi eventi simili. Un soldato è stato arrestato ad agosto per aver utilizzato l’AI per generare CSAM, e un uomo in Wisconsin rischia 70 anni di carcere per aver creato oltre 13.000 immagini di questo tipo. Le principali aziende di intelligenza artificiale hanno firmato un impegno per prevenire l’uso di software destinati a generare materiale di abuso sessuale infantile.
Considerazioni finali
La condanna di Hugh Nelson mette in evidenza la necessità di affrontare seriamente le questioni etiche legate all’intelligenza artificiale e alla protezione dei minori. È fondamentale che la società e le aziende tecnologiche lavorino insieme per prevenire abusi e garantire la sicurezza dei più vulnerabili. Questo caso sottolinea l’importanza di una legislazione più rigorosa e di misure di sicurezza nell’uso delle tecnologie emergenti.