Dopo aver affrontato una serie di condizioni imposte dalle autorità regolamentari, ChatGPT di OpenAI è stata ripristinata in Italia. L’autorità per la protezione dei dati Garante aveva posto diverse richieste ad OpenAI per revocare il divieto temporaneo imposto al chatbot, che è stato ora soddisfatto.
In una dichiarazione all’Associated Press, OpenAI ha annunciato: “Siamo entusiasti di annunciare che ChatGPT è nuovamente disponibile per i nostri utenti in Italia. Continueremo ad impegnarci nella protezione della privacy dei nostri utenti.”
Il blocco di ChatGPT in Italia a marzo è stato il risultato di preoccupazioni riguardo ai metodi di addestramento dell’AI e alle possibili violazioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione europea. Le autorità italiane avevano ordinato ad OpenAI di smettere di elaborare le informazioni personali degli utenti nel paese, mentre veniva condotta un’indagine.
Il Garante ha poi chiesto ad OpenAI di implementare controlli sulla privacy e di fornire una dichiarazione sulla privacy sul loro sito web. Inoltre, l’autorità ha richiesto l’aggiunta di un modulo attraverso il quale gli utenti dell’UE potessero opporsi all’utilizzo dei loro dati per scopi di addestramento e l’introduzione di un sistema di verifica dell’età.
OpenAI ha aggiunto i controlli sulla privacy a ChatGPT e gli utenti in Italia ora vedono un pop-up che chiede loro di confermare di avere almeno 18 anni o, se hanno tra i 13 e i 17 anni, il consenso dei genitori o di un tutore per utilizzare ChatGPT.
L’autorità italiana per la protezione dei dati ha dichiarato di accogliere favorevolmente le misure adottate da OpenAI, ma ha invitato l’azienda a rispettare le altre richieste del Garante e ha annunciato che continuerà a monitorare ChatGPT.