Gli attacchi DDoS stanno prendendo di mira le reti e siti web di tutto il mondo senza sosta. Negli ultimi tre mesi, in tutto il Mondo, c’è stato un incremento considerevole del 100% di questo genere di attacchi, per lo più da computer con sistema operativo Linux.
Per coloro che sono nuovi a questo termine, in parole povere, un attacco DDoS è un tentativo di rendere un servizio/sito offline, questo avviene a causa di un ingente traffico proveniente da diverse fonti che blocca il server che genera un servizio.
Questo tipo di attacco è uno degli strumenti preferiti utilizzati dagli hacker attivisti , i quali si nascondono dietro una tempesta di richieste HTTP. Chi vuole attaccare in questo modo crea una rete di sistemi infetti (botnet) attraverso la diffusione di messaggi di posta elettronica e software dannosi. Dopo essere stati infettati, questi sistemi potrebbero essere controllati a distanza e quindi riutilizzati per un attacco DDoS massivo.
Gli attacchi DDoS sono una delle minacce informatiche più popolari affrontate dalle aziende online e dalle organizzazioni di sicurezza informatica.
Gli amministratori cybersecurity hanno rilasciato le loro relazioni trimestrali e suggeriscono che più di 100 Gbps di dati sensibili sono diventati comuni.
Kaspersky Lab afferma che il 45,6% di tutti gli attacchi DDoS registrati sono stati lanciati da computer Linux.
Secondo Kaspersky, nel terzo trimestre 2015, gli attacchi sono mirati a più di 79 paesi.
Lab riferisce che il maggior numero di attacchi DDoS sono mirati ai sistemi situati in Cina, Stati Uniti e Corea del Sud.
Imperva, altra azienda di sicurezza informatica ha registrato un attacco DDoS che ha raggiunto un picco di 260 Gbps.Seguendo la tendenza di Kaspersky, Imperva conferma che la Cina è diventata la principale fonte di attacchi DDoS con aumento del 152% nell’ultimo anno , ma gli Stati Uniti rimangono comunque la vittima principale.
